La ciminiera di 60 metri svettante in mezzo al verde, compare da lontano, simbolo dell’immane lotta dell’uomo per prosciugare, bonificare e rendere quindi vivibile un vasto territorio altrimenti destinato alle invasioni delle acque del Po, l’eterno amico/nemico di queste parti.
Avvicinandosi, l’immagine si fa compiuta e il complesso nel suo insieme si fa ammirare come migliore esempio di archeologia industriale del Polesine, situato nel Delta del Po, fra il ramo del Po di Goro e il Canale Veneto.Questo é l’Idrovora di Ca’ Vendramin (Taglio di Po-RO), splendida sede del Cross del Delta, da alcuni anni campionato regionale Amatori-Master. Divenuta, ora, Museo Regionale della Bonifica Delta Po Adige, è meta di numerosi visitatori interessati a conoscere ed ammirare tutti i notevoli e imponenti macchinari conservati con competenza ed amore, che sembrano essere in grado di funzionare da un momento all’altro.
L’idrovora, realizzata nei primi del ‘900, dopo la costruzione di una vasta rete di canali adducenti l’acqua di scolo proveniente dai lavori di prosciugamento delle aree paludose, aveva lo scopo di sollevare le acque di tutto il bacino superiore e di immetterle nel canale emissario (canale Veneto) che le convogliava poi in mare in prossimità della foce del Po di Goro.I positivi risultati economici e sociale, conseguente alla costruzione dell’idrovora di Ca’ Vendramin, furono subito evidenti e consentirono agli abitanti dell’Isola dei Ariano una esistenza migliore, avendo a disposizione ampi territori