LA “SU E SO’ PER I PONTI” TORNA AD ANIMARE ADRIA
E’ tornata la “Su e so per i Ponti” di Adria: venerdì 20 è andata in scena la 26ª edizione di una della delle gare estive più amate dai podisti polesani, quest’anno in versione non competitiva. Non c’è stata la parte agonistica che ha sempre caratterizzato la manifestazione fin dalla nascita, diventando ad essere una delle gare più partecipate del circuito “Adriatic LNG”: un cambio, a dire il vero, che era già stato deciso per il 2020, con l’edizione non disputata per la ben nota emergenza Covid. Appena sopra i 150 gli atleti al via: due Memorial dedicati agli amici del gruppo scomparsi, Mario Greggio e Marino Silvestrin, cui si aggiunta la recente e più dolorosa dipartita, a metà luglio, di Alberto Martello, uno dei pilastri dei Podisti Adriesi. Così poche, ma sentite parole prima del via, da parte dello speaker Mario Brusco e del presidente del sodalizio adriese, Claudio Rossi poi la partenza peri gli 8,2 km di un percorso gradevole che ha attraversato il centro della città per dirigersi verso riviera Carbonara e la zona dell’Artessura che costeggia il Canalbianco, il luogo preferito per le uscite dei podisti e dei camminatori adriesi, ed ha fatto ritorno per le strade del centro e superare il traguardo ancora in piazza Cavour, davanti al teatro. Per la cronaca, visto il carattere non competitivo della corsa, primo è stato il veneziano Ogan Cassetta che ha superato Massimiliano Ruzza, dell’AVIS Taglio di Po: tra le donne primo posto per una grande campionessa del passato, Nadia Dandolo, che corre ancora molto forte a dispetto dell’età. Gruppo più numeroso è risultato essere l’AVIS Taglio di Po che ha preceduto i Camminatori per Caso di Ceregnano, mentre i Podisti di Porto Tolle e la Salcus di S. Maria Maddalena sono arrivati terzi a pari merito. Ottima l’organizzazione guidata dai Podisti Adria, che hanno gestito nel pieno rispetto delle normative anti Covid vigenti, tutte le fasi prima e dopo gara, presidiato tutti gli incroci ed i principali punti critici del percorso. Abbiamo sentito Claudio Rossi per un commento: “pensavamo e speravamo in una partecipazione ancora maggiore. La cosa importante, però, è che tutto sia andato per il meglio e gli atleti si siano divertiti: era fondamentale dare un segnale di ripartenza, dimostrando che si può fare attività sportiva e gareggiare in tutta sicurezza e rispettando le norme”. Una ripartenza che ha pure confermato la vocazione per la solidarietà delle manifestazioni podistiche adriesi, visto che parte del ricavato di questa edizione verrà donato all’A.I.L., sezione di Adria
Un grazie per le foto a Dario Sicchiero