NASCE ITALIA ROAD RUNNING: NUOVA LINFA PER LE CORSE SU STRADA
E’ indubbio che, negli ultimi anni, le corse su strada, non solo maratone e mezze, sono cresciute molto, sia in termini di partecipazione che organizzativi. Una crescita spesso disorganizzata, che continua a portarsi dietro i problemi del passato anche perché, quasi sempre, gli organizzatori dei grandi eventi podistici sono spesso in disaccordo tra loro. Italia Road Running, questo è il nome delle neonata associazione, non ha finalità di contrapposizione con la FIDAL, anzi ne cerca collaborazione e maggiore rappresentatività, ed ha creato un programma ampio con molte proposte interessanti (vedi il programma completo qui di seguito), rivolgendole ai nuovi candidati alla presidenza della FIDAL. Le richieste partono dal fatto che sono oltre 2000 le società italiana affiliate alla FIDAL, con tesserati che praticano quasi esclusivamente il “running”, la corsa su strada: un movimento che, a parte questo momento di pandemia, conta ogni domenica, oltre 20 gare “ufficiali”, senza considerare le altre corse di enti di promozione sportiva. Un tentativo, per Italia Road Running, di dare l’importanza e la dignità che merita alla corsa su strada; . questo momento di stop dalle competizioni, imposto dalla pandemia, ci sembra il periodo giusto per affrontare problemi da tempo irrisolti e pensare al futuro. E non solo per l’atletica leggera, visto che si sta per realizzare la nuova riforma dello sport italiano a livello centrale che avrà conseguenze anche sullo sport “periferico” e di base.
ITALIA ROAD RUNNING
CHI SIAMO
Siamo un gruppo di organizzatori di manifestazioni di corsa su strada che da quasi due anni si stanno impegnando per tessere un’alleanza nel mondo degli organizzatori e creare un rapporto che li rappresenti in modo tangibile con la Federazione.
Durante questi due anni ci siamo battuti su tematiche riguardanti la partecipazione degli atleti stranieri alle nostre manifestazioni, la revisione dei parametri di classificazione degli eventi, la problematica del controllo dei certificati medici delle Runcard, come molti di voi sapranno.
Abbiamo lavorato a nostre spese (trasferte, comunicazioni al gruppo, incontri) perché siamo appassionati di atletica e di corsa su strada e coltiviamo il sogno di poter finalmente dare al nostro mondo ed al nostro lavoro la dignità e l’importanza che merita.
La Federazione è la nostra “casa” e i nostri intenti nei suoi confronti non vogliono essere quelli di rappresentare una “controparte” ma vorremmo cercare, insieme, di valorizzare al meglio la nostra attività raggiungendo una collaborazione che porti ad una effettiva percezione ed al miglioramento del lavoro di tutti noi e che faccia della Federazione un partner del mondo del running da non considerare più come un mondo scomodo col quale obtorto collo avere a che fare.
PERCHÉ UN’ASSOCIAZIONE DELLE CORSE SU STRADA
Riteniamo importante aprire una nuova fase formalizzando una vera e propria Associazione di Organizzatori, che possa proseguire il lavoro portato avanti dal Gruppo dei Delegati, ormai interrotto e che possa raggiungere gli obiettivi messi già da tempo in agenda.
Il Consiglio Federale viene costituito sulla base di un meccanismo di voto che privilegia le società che svolgono attività (meritoria) su pista, ma non può più trascurare l’importanza del mondo della corsa su strada, né del popolo che ne fa parte.
Connotare elettoralmente le società che organizzano questi eventi con un peso insignificante in termini di voti, destina il settore a contare niente e a non essere considerato dalla governance della Fidal.
Questa Associazione vuole essere un passaggio verso la costituzione di una Lega delle corse su strada, prevista dello Statuto Federale e che dia titolo alla presenza in Consiglio Federale.
UN REALE INTERLOCUTORE PER LA FEDERAZIONE
La Fidal come detto è casa nostra, ma non si può negare che ci sia una certa insoddisfazione rispetto alla considerazione che è dedicata alla corsa su strada.
Nella situazione sospesa in cui ci ha costretti il Covid-19 servono idee forti per ripartire, anzi appare opportuno approfittare del periodo di vuoto organizzativo per riprendere la vasta agenda delle cose da sistemare o almeno per rimasticare i vecchi schemi con la finalità di aggiornarli. La stagione congressuale deve porre attenzione ai problemi aperti e chiedere adeguate risposte. L’agenda è vasta
1 – LA PRESENZA NEGLI ORGANI FEDERALI
Il sistema elettorale è complice nel non consentire di dar voce e presenza negli organi Federali al settore del running, vedendo da sempre la corsa su strada come un parente povero dell’atletica, pur rappresentando i master il 60% dei tesserati alla Federazione e costituendo le corse su strada un importante sostegno economico per le casse federali (in cui confluiscono migliaia di euro per ciascun evento: le tasse gara, l’euro di contributo per iscritto dato ai Comitati Regionali, le varie misurazioni percorso, giudici gara etc).
Mediamente anche le società che organizzano i maggiori eventi di massa, in quanto tali, valgono pochissimi voti, e non hanno quindi alcuna speranza di essere rappresentati in Consiglio e di far quindi sentire la loro voce.
La presenza nel Consiglio Federale di un rappresentante di quelle società che svolgono soprattutto attività “No Stadia” appare un punto fermo e la strada da percorrere deve essere quella di parametrare i voti delle società organizzatrici di questi eventi, non meno di quanto si fa per l’attività stadia, in base a coefficienti di qualità tecnica delle manifestazioni, che devono contribuire alla crescita del movimento di vertice inteso come atleti top, ma anche in equilibrio considerando l’impatto promozionale per l’atletica, e non solo tecnico, che i “mass event” creano.
Al momento infatti in Consiglio Federale, ogni qualvolta si sono trattati argomenti relativi alla strada, non vi è stata alcuna voce a favore del nostro movimento con una conseguente grande difficoltà a risolvere alcune tematiche (che spesso appaiono sconosciute alla totalità dei Consiglieri).
2 – L’UFFICIO RUNNING
La creazione in questi anni di un UFFICIO RUNNING è stata certamente un passo importante ma lo stesso ha avuto molto spesso più un ruolo di “controllore” verso gli organizzatori (che il regolamento fosse scritto bene, che le tutte le normative venissero rispettate) più che un reale supporto al nostro mondo. Per questo crediamo che sia giunto il momento di un concreto passo in avanti, di una mutazione di questo ufficio, da “controllore” a “motore propulsore” del running italiano. Abbiamo bisogno di un ufficio running in grado di fornire una consulenza continua a tutti gli organizzatori, rispettando le peculiarità e le esigenze di ognuno, piccolo o grande che sia, con regole chiare e trasparenti.
3 – LA RAZIONALIZZAZIONE DEL CALENDARIO E GLI AIUTI ALLE SOCIETÀ ed AGLI ATLETI MASTER
Il 2020 ha visto da inizio marzo la scomparsa dei mass event ed il 2021 preannuncia un vuoto ormai certo per il primo semestre. Nel secondo semestre, sempre se si potrà riprendere ad organizzare eventi di massa, ci sarà sicuramente un grande problema per tutti gli organizzatori: annullamento o spostamento?
È un problema da considerare attentamente. Se le grandi maratone internazionali – Tokio Boston Londra e altre seguiranno – hanno già annunciato lo spostamento nella seconda metà dell’anno, a ruota anche in Italia ci si troverà di fronte ad una situazione analoga. Il risultato è che l’ultimo quadrimestre vedrà addensarsi più di 150 gare del solo calendario Fidal, ma i runner non crescono e si assisterà a una selezione della specie o più probabilmente allo spalmarsi dei pochi atleti sulle molte gare, fenomeno che metterà a dura prova gli eventi dopo l’annus horribilis 2020.Le tasse gara vanno certamente ridiscusse, così come la possibilità di avere una proroga della validità di Tessere Amatori e Runcard al dicembre del 2021. Quanti atleti che nel 2020 hanno pagato il tesseramento annuale sfruttandolo per soli 2 mesi saranno disponibili a versare nuovamente le quote per il 2021? (le avvisaglie ci sono tutte con i master che almeno per ora intendono rinviare il tesseramento a quando sarà più chiara la situazione pandemica).
4 – LE MODIFICHE AL SISTEMA RUNCARD
La Runcard era nata come un modo per avvicinare nuove leve alla corsa su strada. Doveva avere una validità una tantum ed essere di fatto vantaggiosa per società ed organizzatori. Purtroppo, però è avvenuto tutto il contrario e l’avvento della Runcard, con l’obbligatorietà del tesseramento Fidal per maratone e mezze (e poi anche per 10 km e 5 km) ha di fatto provocato un calo di partecipanti della quasi totalità delle manifestazioni. La Runcard, più economica, più vantaggiosa, della durata di un anno di calendario dalla sottoscrizione, rappresenta una concorrenza sleale per le società che si sono anch’esse trovate ad affrontare un allontanamento di molti iscritti..
Riteniamo opportuno che la Runcard torni ad essere un tesseramento valido un solo anno, dopo il quale gli atleti debbono tesserarsi con una società.
5 – UN DATABASE FINALMENTE COMPLETO E FUNZIONALE
Cerchiamo di ottenerlo da anni: un data base degli iscritti, completo di data di scadenza dei certificati medici in tempo reale (o comunque che dica se alla data dell’evento l’atleta sia in regola con le norme sanitarie), sia dei tesserati alle società che dei tesserati Runcard e che deve essere messo a disposizione degli organizzatori. L‘informatizzazione suggerisce la creazione di un’apposita app che liberi le società dalla conservazione dei certificati per gli iscritti e degli organizzatori di ogni gara per i Runcard.
6 – LA PARTECIPAZIONE DEGLI STRANIERI
I runner stranieri devono poter partecipare alle nostre gare senza penalizzazioni (Runcard e certificato medico sostituito da liberatoria, quale soluzione transitoria in attesa si concretizzi la mozione Lupi). Questo è assolutamente importante per il prossimo futuro, quando ancora più difficoltosi saranno gli spostamenti da un paese all’altro ed i nostri balzelli burocratici continuerebbero a scoraggiare ancora di più la partecipazione degli atleti stranieri ed il Paese a rinunciare all’indotto turistico/economico. La vita reale ci mette di fronte alle difficoltà che affronteranno molti organizzatori e bisogna immaginare strumenti saper inventare per attraversare questa fase e le sue conseguenze.
7 – LA COMUNICAZIONE
Crediamo che una parte del sito Federale e dei vari canali di comunicazione ufficiale della Federazione debba essere dedicata al mondo del running.
Un portale attraverso il quale gli atleti possano conoscere il calendario degli eventi, avere informazioni, conoscere classifiche e risultati. Sarebbe interessante creare un “ranking” nazionale che tenga in considerazione risultati tecnici e di partecipazione alle varie manifestazioni.
In questo modo la sezione dedicata al running del portale Fidal potrebbe finalmente diventare uno strumento per gli organizzatori e per i tantissimi atleti interessati alla corsa su strada.
8 – CENTRALE ACQUISTI
Uniti si vince e si risparmia. Crediamo che sia giunto il momento che gli organizzatori delle varie manifestazioni facciano squadra tra di loro nell’ottica di fare investimenti e acquisti congiunti con un maggiore potere di contrattazione e di valore commerciale. Abbiamo bisogno di molti beni che possiamo ordinare ed acquistare insieme, da produttori italiani o stranieri, per abbattere molteplici costi che incidono sui nostri bilanci.
9 – PRODUZIONE TV E MARKETING
Sempre l’unione può farci crescere: sul piano della comunicazione televisiva e del marketing. Insieme possiamo tornare a riprenderci il posto che meritiamo in TV, negoziando con le maggiori emittenti e con le aziende che si occupano di produzione e servizi video, e possiamo studiare insieme delle strategie per un’azione di marketing “collegiale” che porti grandi investitori ad interessarsi maggiormente al nostro grande e variegato universo.
10 – CONSULENZA LEGALE E AMMINISTRATIVA
Centralmente e in regime di massima condivisione, possiamo lavorare per fornirci vicendevolmente consulenza su temi legislativi e contabili riguardo le nostre molteplici attività. Organizzare un piccolo o grande evento di running significa responsabilità, obblighi, doveri, adempimenti ecc. che spesso possono essere affrontati con maggiore professionalità e sicurezza grazie al supporto di chi ha più esperienza.
LE PROSSIME ELEZIONI
Il meccanismo del voto non esclude nessuno formalmente ma sostanzialmente su quasi 68.000 voti, più di 44000 sono ininfluenti e questo rende importante e democratico che si adotti il voto telematico, perché certo non si recherà all’assemblea nazionale chi è in possesso di 10 voti che non dipendono in alcun modo dal numero dei tesserati ma da alchimie legate ai risultati che riservano alla pista un pacchetto di voti non consistente ma totale). 2528 società rappresentano 44153 voti, 127 società rappresentano 23920 voti. L’assemblea è valida con il 30% dei votanti quindi con 20421 voti. Va da sé ed è scontato che con questi meccanismi lo status attuale si trascinerà per sempre.
Riteniamo opportuno specificare che non intendiamo per ora prendere posizione a favore di alcun candidato alla Presidenza della Federazione. Il nostro obiettivo è quello di esporre a loro tutti i problemi non rinviabili da affrontare e chiedere loro impegni certi rispetto al rinnovamento da tutti annunciato della conduzione federale che smetta di considerare le manifestazioni No Stadia figlie di un Dio minore. Gli organizzatori che propongono l’Associazione delle corse su strada sono parte della Fidal e l’Associazione si propone anche per evitare che, come è già successo, molte manifestazioni nell’attuale status si allontanino dalla Fidal qualora non si ponesse rimedio alla disattenzione nei confronti di una parte così importante del movimento.
MANIFESTAZIONI PROMOTRICI:
ROMAOSTIA HALF MARATHON
NAPOLI CITY HALF MARATHON
MARATONA DI RAVENNA
TRENTO HALF MARATHON
PER ADERIRE ALL’ASSOCIAZIONE O AVERE ALTRE INFORMAZIONI, INVIARE UNA MAIL A: