IL NUOVO DPCM: SI TORNA A CORRERE, MA CON ALCUNE DIFFERENZE TRA REGIONE E REGIONE

Da lunedì 4 maggio entra in vigore il DPCM del 26 aprile: per la parte che interessa l’attività fisica, o sportiva il decreto recita: “l’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente … A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione…È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.
Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.” Attenzione! Questa interpretazione non è, in realtà, applicabile a tutto il territorio nazionale, in quanto, praticamente ogni regione ha emesso il proprio decreto con differenze, tra regione e regione, a volte anche abbastanza sostanziali. Rimanendo nelle ”vicinanze” il Veneto pare il territorio dove, almeno per la parte sportiva, ci saranno più aperture; sempre a livello individuale e con il mantenimento delle distanze si potrà tornare a correre senza l’obbligo della mascherina e ci si potrà spostare all’interno della regione per praticare l’attività sportiva. Altra novità è quella che gli impianti sportivi potranno essere aperti non solo agli atleti di interesse nazionale, come già annunciato, ma anche agli altri tesserati, anche se l’incognita è data dal fatto che non si sa quando e come i gestori degli impianti potranno renderli fruibili nel rispetto delle norme sanitarie. Meno chiara la situazione nella vicina Emilia Romagna, dove non è chiaro se si dovrà correre con mascherine o no e dove gli spostamenti sono concessi solo all’interno della propria provincia. Per tutte le altre regioni consigliamo di leggere le delucidazioni pubblicate sulle pagine ufficiali dei siti dei relativi enti. A livello di curiosità uno stralcio del decreto Campania, con il governatore De Luca, che non si smentisce in fatto di originalità: “la fascia oraria tra le 6 e le 8,30 del mattino viene riservata allo jogging, che non potrà più essere praticato in orario serale. Rimane questa l’unica fascia oraria per una specifica attività senza mascherina, mentre per il resto della giornata è possibile l’attività motoria senza limitazioni di orario e non più solo nei pressi dell’abitazione, sempre con l’obbligo della mascherina.” Di seguito i chiarimenti del presidente della FIDAL Veneto, Zovico, dopo la nuova ordinanza regionale.

NUOVA ORDINANZA REGIONALE: STOP ALLE MASCHERINE E IMPIANTI SPORTIVI APERTI A TUTTI

Da fidalveneto.com – Niente mascherine per chi corre e impianti sportivi aperti anche agli atleti non professionisti. Lo prevede la nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Luca Zaia, e che rimarrà in vigore dal 4 al 17 maggio.
“In tutti i casi di uscita dalla proprietà privata – è scritto nella nuova ordinanza – è obbligatorio l’utilizzo di mascherina, o altro strumento di copertura di naso e bocca, e di guanti, o di liquido igienizzante”, ma “per coloro che svolgono attività motoria intensa non è obbligatorio l’uso di mascherina o copertura durante l’attività fisica intensa, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività stessa”. Concordemente con quanto previsto dal nuovo Dpcm, per poter “svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività, nei limiti del territorio regionale”.
In materia di riapertura degli impianti sportivi, la nuova ordinanza regionale determina invece che “è consentita la pratica motoria o sportiva individuale nel rispetto del distanziamento di almeno due metri, per atleti professionisti o non professionisti di sport individuali e non individuali, in funzione dell’allenamento agonistico, anche presso impianti sportivi al chiuso o all’aperto ma in ogni caso a porte chiuse, incluse le piscine”.
Preso atto della nuova ordinanza regionale, il presidente del Comitato regionale della Fidal, Christian Zovico, si è subito confrontato con il presidente federale Alfio Giomi, che ha confermato di ritenere assolutamente prevalenti le nuove disposizioni regionali.
Per la corsa – commenta Zovico – non sarà più necessario l’utilizzo della mascherina, che tante perplessità destava nei nostri runner. La nuova ordinanza regionale prevede anche la possibilità di aprire gli impianti sportivi e di renderli accessibili a tutti gli atleti tesserati, non solo a quelli di interesse nazionale. Come Comitato regionale, raccomandiamo la massima prudenza sia agli atleti che agli allenatori, in modo che l’accesso agli impianti avvenga in maniera disciplinata e rispettosa delle norme di prevenzione emanate in questo periodo. Prudenza massima viene anche raccomandata alle realtà che gestiscono gli impianti nel Veneto, fermo restando il divieto di utilizzo degli spogliatoi e dei bagni e la necessità di porre la massima attenzione al rispetto delle distanze interpersonali. L’apertura degli impianti non è naturalmente un obbligo. I gestori, in quanto responsabili di ciò che avviene all’interno degli impianti, potranno valutare autonomamente i tempi della riapertura, in modo che le procedure previste in materia di contenimento del Covid-19 siano sempre e comunque rispettate”.

-LA PROPOSTA FIDAL SUGLI ATLETI DI INTERESSE NAZIONALE

-L’APPELLO DELLA FIDAL, RIAPERTURA IMPIANTI COME OPPORTUNITA’

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