IL CONI ROVIGO INCONTRA GLI ASSESSORI ALLO SPORT DEL DELTA PER PENSARE AL FUTURO DELLE NOSTRE SOCIETA’
E’ stato un incontro proficuo, ovviamente in chat, quello promosso mercoledì sera dai fiduciari Coni per i Comuni del Basso Polesine, Michele Veronese e Nicola Fini, tra il delegato provinciale Lucio Taschin e tutti gli assessori allo sport del Delta, con tema “Cosa fare per le nostre A.S.D.”. Ha introdotto la serata Lucio Taschin, fortemente impegnato in questo periodo insieme con tutto il Coni regionale per formulare proposte operative a favore dello sport. Il delegato del Coni Point di Rovigo ha spiegato le varie misure prese e le richieste che coinvolgono gli enti locali, il Governo e la Regione Veneto per poi passare la parola agli assessori, premettendo che “nessuno di noi ha la ricetta sicura per tutte le problematiche che si presentano nel settore sportivo, perché nessuno ha mai vissuto una situazione come quella attuale. Sono convinto, però, che dal confronto possano nascere idee interessanti, qualcuna delle quali, magari, potrà essere vincente nei prossimi mesi”. Ha iniziato Simone Visentini, consigliere delegato allo sport di Adria, presentando brevemente la variegata composizione del mondo sportivo adriese. Il problema più evidente dell’amministrazione adriese sembra essere la piscina, fonte d’introiti per le casse comunali, che vede ancora lontana la data dell’apertura dell’impianto. Ha proseguito Michele Capanna, delegato allo sport di Porto Viro, che ha ricordato realtà di alto livello presenti sul territorio comunale, come il Delta Volley che milita nel campionato di A3 di pallavolo maschile, ma anche il fatto che alcune palestre e scuole di danza hanno presentato piani di apertura in rispetto delle norme sanitarie, anche se ciò non è ancora consentito dai decreti vigenti. Sulla stessa linea d’onda gli amministratori dell’Isola di Ariano con Fabrizio Milani per Corbola e Stefano Bucci per Ariano Polesine a condividere il pensiero di Alberto Fioravanti, assessore allo sport di Taglio di Po, che vede molto difficile il rapporto con le società sportive in questo periodo, stante l’incertezza derivante da decreti e norme che cambiano di giorno in giorno e non danno la possibilità di fare una programmazione certa per i prossimi mesi. Bucci ha pure aggiunto che alcune società, come il Bocar di calcio giovanile, stanno acquisendo e preparando altri terreni di gioco per poter mantenere il “distanziamento sociale” al momento della ripresa. Federico Vendemmiati, assessore allo sport di Porto Tolle, ha spiegato la molteplicità delle realtà sportive dell’estremo Delta, che vanno da società semiprofessionistiche a quelle prettamente amatoriali, sparse in un territorio comunale molto vasto. L’impressione di Vendemmiati è che questo “lock down” abbia fatto emergere, però, una voglia di fare attività fisica che va oltre la parte agonistica. Sulla stessa lunghezza d’onda i due consiglieri delegati allo sport di Rosolina e Loreo, Filippo Bergo e Andrea Marangon: entrambi non vedono, in questo periodo, grosse sofferenze da parte delle società sportive del territorio, ma pensano che queste andranno adeguatamente aiutate, sia economicamente che normativamente, al momento della ripresa. Alberto Fioravanti ha voluto chiudere il giro d’interventi con la richiesta, a Taschin, di farsi portavoce di una esigenza che ritiene fondamentale: quando si potranno iniziare le attività, secondo il vice sindaco tagliolese, sarà necessario adeguare gli impianti sportivi, in molti casi già bisognosi di adeguamenti, per la sicurezza sanitaria. Ci sarà l’urgenza di effettuare questi interventi in tempi brevi, con finanziamenti rapidi e norme snelle per l’esecuzione dei lavori, altrimenti le società sportive vedranno le amministrazioni comunali come unico capro espiatorio. Taschin ha tirato le file, garantendo di portare le richieste degli amministratori a livello regionale, ricordando pure, gli interventi a livello economico che sono stati presi finora a vari livelli per il mondo dello sport. Ha poi dato alcuni punti, con la promessa di riaggiornarsi presto, sui quali le amministrazioni comunali possono iniziare un cammino con le proprie realtà. Tra i principali il confronto con le proprie Asd e la condivisione di un percorso, anche formativo, per spiegare i cambiamenti in atto e dove lo sport potrebbe trovare nuove risorse e sbocchi per il futuro