VENETO, NUOVA ORDINANZA: VIA AL LIMITE DEI 200 METRI PER L’ATTIVITA’ MOTORIA
Qualche modifica e qualche conferma sulle norme da rispettare a partire dal 14 aprile: non c’è più il limite dei 200 metri nello svolgimento dell’attività motoria, diventata ora più genericamente “nei pressi di casa”, anche se rimane a livello individuale e con il rispetto delle prescrizioni di protezione individuale (mascherina). Resta, invece, lo stop agli allenamenti sino a domenica 3 maggio dopo di questa data, probabilmente, si potrà riprendere ma nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza che verranno individuate. (Nota di redazione)
Dal sito www.fidalveneto.com – La nuova ordinanza della Regione Veneto, illustrata oggi dal Governatore Zaia, ha tolto il limite dei 200 metri per l’attività motoria, che può comunque essere svolta solo “in prossimità della propria abitazione” e sempre individualmente.
“L’attività motoria – ha precisato Zaia – dev’essere individuale e svolgersi in prossimità della propria abitazione nel rispetto della distanza di almeno 2 metri dalle altre persone. Ho tolto il limite dei 200 metri e questo è un grande atto di fiducia verso i veneti, ma l’emergenza non è finita: utilizziamo il buonsenso: non 4 o 5 chilometri, bisogna rimanere in prossimità di casa”.
La nuova ordinanza, in vigore dalla mezzanotte di oggi – lunedì 13 aprile – e sino al 3 maggio, introduce anche l’obbligo di utilizzo di sistemi di protezione (mascherina, guanti, gel igienizzante) per uscire di casa.
Stop agli allenamenti fino al 3 maggio – Prolungata fino al 3 maggio la sospensione degli allenamenti degli atleti, oltre che dell’attività agonistica. Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato il 10 aprile, vengono prorogate le misure già in vigore e pertanto “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Sono sospese altresì le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo”. Per l’attività agonistica, nell’ultima riunione il Consiglio federale ha invece deliberato la sospensione fino al 31 maggio.
In una lettera inviata al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e al numero uno del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli, il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, chiede che la ripresa degli allenamenti avvenga “presumibilmente dal 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorità sanitarie e gli organismi scientifici” e che darà impulso “a un’iniziativa per riflettere in modo organico su come realizzare specifiche leve di ripartenza, modalità di vero e proprio ‘adattamento’ del sistema sportivo al rischio covid-19, specie se questo non potrà dirsi del tutto sotto controllo nei mesi a venire”