VOMITO IN CORSA

Denis Laurenti

Nausea e Vomito: meccanismi biologici di difesa

Il vomito o emesi è l’espulsione violenta dalla bocca del contenuto gastrointestinale, normalmente è preceduto dalla nausea. Alla nausea seguono i conati di vomito, dovuti alla contrazione vigorosa del diaframma e dei muscoli addominali responsabili dell’espulsione del contenuto dello stomaco.
In genere il vomito è accompagnato da altri sintomi come:
• ipersalivazione
• pallore
• aumento della sudorazione

Il vomito è un sintomo che può avere molte cause, alcune delle quali sono legate ad una funzione di difesa dell’organismo, infatti, l’ingestione di sostanze pericolose (droghe, veleni, etc.) o di corpi estranei può indurre il rigetto che va visto come un tentativo dell’organismo di espellere ciò che può nuocere.

Il vomito durante la corsa o nelle ore successive può avere diverse possibili spiegazioni.
Una delle possibili cause di questo meccanismo difensivo è il blocco digestivo causato dalla situazione di stress generata da uno sforzo intenso e prolungato come quello di una gara. Quando lo sforzo è molto intenso, l’aumentata produzione di alcuni ormoni quali adrenalina, noradrenalina e cortisolo rende impossibile la prosecuzione della digestione, i primi due ormoni (adrenalina e noradrenalina) intervengono nella reazione adrenergica chiamata “attacco o fuga”.
Com’è intuibile dal suo nome, tale reazione halo scopo di preparare l’organismo ad uno sforzo psicofisico importante facendo percepire al cosiddetto “sistema nervoso digerente” la presenza di qualcosa che potrebbe essere dannoso in quel momento e di cui è meglio liberarsi.
Il senso di nausea o di vomito si verifica proprio nel tratto finale di una gara dove di solito si cerca di mantenere l’andatura di inizio gara determinando così un crescente accumulo di acido lattico. Una forte concentrazione di acido lattico accumulato durante lo sforzo atletico potrebbe provocare un senso di nausea o di vomito, come concausa una notevole acidità del sangue.
L’attività fisica può influenzare la durata della permanenza nello stomaco degli alimenti e delle bevande. Basti pensare ai due ormoni in aumento durante la gara (adrenalina e noradrenalina) che permettono all’organismo di reagire agli stress determinando un aumento della gittata cardiaca aumentando cosi la quantità di sangue ai muscoli e ai polmoni a scapito dei processi digestivi.

Se si vomita del materiale alimentare vuol dire che la digestione non è del tutto completata, l’organismo cerca lo svuotamento gastrico con il vomito per mandare più sangue ai muscoli, che in quel momento ne hanno un infinito bisogno, sottraendolo allo stomaco si ha il così detto furto di sangue dall’apparato digerente ai muscoli.
L’organismo blocca la digestione con lo svuotamento gastrico per reperire ulteriore sangue da inviare ai muscoli. Inoltre la nausea può essere causata anche da un brusco abbassamento della pressione accompagnata da giramento di testa, gambe deboli e vuoto allo stomaco.

E’ importante quindi partire per una gara o per un allenamento sempre a stomaco vuoto con la digestione già del tutto completata e con scorte piene.

Molti atleti pensano che per digerire una colazione è sufficiente una mezz’ora, invece servono tre o quattro ore. In gara limitarsi a bere solo acqua non ingerire mai nessun tipo di integratore o presunto tale, si innescherebbe solo un altro processo digestivo sottraendo cavalli di potenza al tuo motore, i muscoli.

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