INTERVISTA A PIETRO MENNEA

Mennea libro 2009La recente fiction sulla vita di Mennea, ha avuto ottimi ascolti e ha riportato alla ribalta un campione mai abbastanza compianto. A due anni dalla scomparsa la finzione televisiva è stata, in alcune parti, fedele portando in evidenza molti aspetti positivi di Mennea, in altre parti (non sarebbe “finzione televisiva”) la ricostruzione ha lasciato parecchi dubbi, ad esempio come la figura dell’allenatore Vittori o come il fidanzamento con la futura moglie Manuela, in realtà avvenuto molti anni dopo. Oltre ad avere avuto la fortuna di vedere personalmente in gara un paio di volte Mennea, lo abbiamo conosciuto di persona alla presentazione di un suo libro l’8 novembre 2009 a Porto Viro, nella sala conferenze della Biblioteca Comunale, ex macello, in occasione della Fiera del Libro. Mennea Autografo
Ne è uscita la figura di un uomo straordinario, colto (ben 4 lauree, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lettere e Scienze Motorie), oltre che fondatore e presidente della “Fondazione Pietro Mennea” che si occupa di aiutare in particolar modo, la ricerca medica, di lottare contro il doping e di dare sostegno economico ai più bisognosi (bambini, malati ed anziani). E’ stato anche Europarlamentare e molto altro, sempre avanti con i tempi, ovviamente campione sportivo straordinario, con un palmares di vittorie e di primati incredibili. Il suo record mondiale di 19,72 sui 200 metri resistette 17 anni ed è, tuttora, record europeo: il suo allenatore Carlo Vittori, disse che se Mennea fosse stato corretto tecnicamente da 12 ai 16 anni (il suo stile di corsa non era certamente il massimo …) avrebbe potuto ottenere già allora tempi pari a quelli di Usain Bolt. In occasione della serata a Porto Vito, la “Freccia del Sud”, oltre a presentare il suo libro critico sulle Olimpiadi di Pechino del 2008, furono toccati tantissimi temi: Denis, con un prezioso e certosino lavoro, ha filmato e poi trascritto parola per parola quella serata. Noi vi proponiamo alcune considerazioni di Pietro Mennea, divise per grossi argomenti in base alle domande fatte, che seguirete in corsivo così come sono state dette, considerazioni che ci sembrano veramente interessanti e anche premonitrici viste che sono state fatte quasi sei anni fa.
SI PARLA DEL SUO INIZIO CARRIERA E DEL SUO RECORD DEL MONDO
“ho cominciato vedendo una gara una finale olimpica di 200 metri di Tommie Smith Mennea Record del mondo 19 72a Città del Messico quando lui vinse la medaglia d’oro dell’Olimpiadi del ’68 e stabilì il record del mondo. Iio vidi quella gara e mi chiesi mai forse un giorno sarei arrivato a quel risultato cronometrico …….. e guarda caso ci ho messo 11 anni di lavoro. Io mi allenavo 5-6 ore al giorno per 350 giorni l’anno, questa è la vita che ho fatto per 5 Olimpiadi, sono quasi vent’anni di attività agonistica ma per raggiungere e quindi battere il record di Tommie Smith ci ho messo 3.950 giorni …. l’anno successivo ho vinto le Olimpiadi a Mosca e il prossimo anno saranno anche 30 anni della medaglia d’oro olimpica e quindi sono due avvenimenti, due eventi due traguardi che hanno segnato la mia carriera sportiva che non è solo fatta di record. Credo che il record più importante sia la longevità agonistica, la longevità mia non ha eguali al mondo perché nella velocità è difficile che qualcuno abbia fatto 5 Olimpiadi. Io non ho mai saltato un evento importante, ogni anno c’era un evento importante ed io ero presente, altri non c’erano. …….. la longevità è anche sinonimo di garanzia, di pulizia, di interpretazione dello sport perché io in vent’anni di attività sportiva non mi sono mai strappato a livello muscolare e chi sa qualcosa di metodologia di allenamento, sa che per un velocista, che corre spesso intorno ai 10 metri 20 metri, non strapparsi mai sia qualcosa di raro. Non c’è atleta che non si sia mai strappato (a parte il sottoscritto) e quindi che cosa sta a significare questo? un modo di fare sport che mi ha garantito questa longevità che oggi non ha eguali al mondo. “
CAMPIONE DI NASCE O SI DIVENTA?
“io dico sempre che non sono nato predestinato, ci sono tre eventi che racconto per segnare questa particolarità: la prima volta quando mi vide il mio allenatore Vittori, e mi vide magrolino, mingherlino, esile disse – che ci devo fare con questo qua, questo deve mangiare bistecche – . Io avevo questo sogno di partecipare ai giochi olimpici, di fare bene nello sport e senti che uno ti dice – ma questo che ci devo fare, questo deve mangiar a bistecche – …….. Un altro episodio è stato quando Gianni Brera il famoso giornalista e narratore di storie dello sport e di personaggi dello sport , è venuto alla prima Olimpiade a Monaco di Baviera nel 72. Venne al campo del riscaldamento e chiese di conoscere Mennea e Vittori disse – come no! – allora venne lì si presentò e mi chiese dice – scusa ti puoi girare – cioè Mennea con  Boltmetterti di spalle e allora Gianni Brera mi chiese – ti posso toccare la testa? – Attraverso questa iniziativa, questo modo di toccare la testa poteva evincere i geni e quindi gli avi di una persona: quando finì di toccarmi la tesa mi disse i tuoi avi sono originari della Mesopotamia, cioè mi voleva attribuire una genetica un’origine un po’ mitologica, io lo ascoltai e quando tornai a Barletta, cioè tornai al Villaggio Olimpico perché stavamo a Monaco, telefonai ai miei genitori e chiesi loro dissi scusate ma voi avete dei parenti dei bisnonni degli avi originari della Mesopotamia? mio padre e mia madre ci pensarono un attimo e dissero guarda noi siamo tutti originari di questa zona della Puglia di Barletta …… Un altro episodio è quello di quando ho battuto il 19 e 72 e mi hanno presentato a Cassius Clay – mai dire Cassius Clay perché si arrabbia – Muhammad Ali. Eravamo a Los Angeles mi presentarono come l’uomo più veloce del mondo, io ero quello che oggi è Usain Bolt, lui mi guardò, non era ancora ammalato, e si meravigliò. Mi disse: – ma scusa ma tu sei bianco – ed io risposi – ma sono nero dentro più nero di te – poi lui si mise a ridere per dire che alla fine non è tutto ciò che appare per raggiungere qualcosa, l’importante è quello che uno vuole e desidera.”
QUANTO SERVONO IL LAVORO E L’IMPEGNO PER OTTENERE RISULTATI
“ in tutti i settori della vita sociale, dello sport e anche negli altri settori del lavoro, economia e studio, senza lavoro, senza impegno, senza dedizione non si va da nessuna parte. Queste 5-6 ore al giorno mi hanno portato in tutti questi anni a qualcosa di importante ma, soprattutto, indica ancora oggi la strada maestra per poter fare qualcosa di veramente concreto non solo nello sport. Questo a me ha insegnato quel modo di fare attività, quel modo che poi ho applicato nella vita di tutti di tutti i giorni e vi dico con tutta onestà che non è che nella vita di tutti i giorni si vincano Olimpiadi, si stabiliscano record ,però qualche vittoria, qualche risultato uno porta a casa, Allora ai ragazzi d’oggi che si avvicinano a qualcosa, soprattutto allo sport, bisogna dire che i sacrifici, il lavoro prima o poi paga …… per me lo sport è stato per quasi vent’anni una chance della vita, non mi vergogno a dirlo, provengo da una famiglia molto modesta umile e lo sport ha rappresentato una chance anche per un cambio di situazione sociale però mi ha insegnato tanto. Oggi può essere scomodo quando tu parli di sacrifici, parli di impegni di dedizione, forse è superato forse non è più quel modo che ripaga le richiesto dalla società ma io credo sia un modo vero per poter andare avanti nello sport e nella vita. “
DOPING E VALORI SPORTIVI
“nello sport ci può essere la scorciatoia del doping, nella vita chi prende la scorciatoia dell’illecito prima o poi viene fermato o si ferma da solo. Io racconto sempre un episodio di Marion Jones: alcuni mesi era l’eroina dello sport mondiale, tutte le grandi città degli Stati Uniti avevano l’immagine principale di questa atleta che aveva vinto non so quante medaglie all’olimpiadi di Sidney. Poi lei stessa un giorno si è presentata all’opinione pubblica e ha raccontato come era arrivata a quei risultati sportivi e non è rimasto più nulla, non ha più nulla, cioè tutto quello che poi ha guadagnato, tutto quello che poi si è costruito in base a quel risultato non è rimasto nulla. Io vi racconto questa storia perché emblematica: senza valori si fa poca strada, oggi lo sport Mennea 1guarda soprattutto allo spettacolo, all’economia però se non accompagniamo questa crescita, questa innovazione con i valori cade tutto. Giorni fa giorni mi hanno intervistato sull’anniversario del nostro presidente (Primo Nebiolo, n.d.r.): ha fatto molte cose importanti nello sport, ha creato nuovi nuove competizioni come i campionati del mondo, ha creato la Coppa del mondo, ha creato tante Universiadi, è stato uno dei dirigenti che con il suo impegno e la sua testardaggine ha portato la Cina nel movimento olimpico. Quando la Cina era isolata non era la Cina di oggi, non era il paese che oggi s’appresta a diventare anche il leader dal punto di vista economico e io ho detto che Nebiolo ha commesso due errori lui insieme al presidente della FIFA ……………………e ha dimenticato i valori e questo ha aperto aperto le porte a fenomeni cattivi come il doping e la corruzione nello sport. ………… perché l’essenza dello sport è vincere nel rispetto delle regole, se non si applica questo principio fondamentale per fare la strada si è poi è destinati a crollare, a venire meno”
COSA INSEGNA LO SPORT AI GIOVANI
“Lo sport mi ha insegnato questo e lo applico nella vita di tutti i giorni, in quello che faccio e in quello che farò: il grande insegnamento dello sport è che senza applicazione e senza impegno non si va da nessuna parte. …….. quando parlo di lavoro ai ragazzi delle scuole dico soprattutto che la superficialità non porta da nessuna parte. ….. oggi la società mette sulla falsa strada la nostra gioventù perché propone degli esempi fasulli, gli esempi buoni non si vedono, non si notano, non sono pubblicizzate. La gioventù non deve guardare tutto ciò che appare attraverso i media la stampa le televisioni, attraverso trasmissioni televisive, non sono quegli gli esempi da avere da guida nella propria vita, gli esempi sono esempi che non si vedono, gli esempi sono medici che soccorrono i malati, ricercatori che scoprono farmaci che poi salveranno migliaia di persone, professori che dedicano la crescita della gioventù il loro tempo, qualche prete che dedica la propria vita agli altri, questi sono quegli esempi che non appaiono . Noi non siamo miti, non siamo eroi e attraverso la storia attraverso la lettura dei libri che io scrivo e altri scrivono, loro devono prendere qualche cosa di positivo. Serve alle volte guardare meno la televisione e leggere più libri….. io dico ai ragazzi – noi abbiamo vinto tutto nello sport, il record del mondo, Olimpiadi, campionati d’Europa, tutte le più grandi competizioni – però spiego anche che è importante vincere nello sport ma non è fondamentale attenzione, lo spiego nel libro è un falso mito … è fondamentale vincere nella vita di tutti i giorni è lì che è più difficile, è più duro che vincere la medaglia d’oro o stabilire il record del mondo, è lì che bisogna allenarsi, è lì che bisogna prepararsi che è molto più duro quando non arriva questo insegnamento………. lo sport è una garanzia di insegnamenti di valori etici e morali che non possiamo mettere da parte, chi mette da parte quei valori allora vuole male allo sport e alle volte bisogna fare un passo indietro cioè rinunciare a qualche cosa, anche di economico, pur di portare sicurezza, pur di portare garanzia alla crescita non solo nello sport come fenomeno sociale ma soprattutto alla crescita della vostra gioventù perché la nostra gioventù ha bisogno di migliorare. Dicevo che poco prima di venire qua mi hanno dato un premio che non c’entra niente con lo sport, ma per quello che faccio oggi …………quindi credo di essere il primo esponente che proviene dal mondo dello sport che viene premiato per quello che fa oggi e quindi me lo vado a prendere molto volentieri perché non è perché aver battuto il record del mondo e aver vinto le olimpiadi.”
“ Sono qui anche e soprattutto per quello che ho fatto nello sport, ma oggi non è che vivo per quello che sono stato nello sport, vivo per le attività che svolgo ora, ma purtroppo ho fatto talmente bene nello sport che è difficile oggi o che l’uomo superi lo sportivo.
Quindi mi sto impegnando a fare di tutto perché l’uomo di oggi nel giro di qualche anno riesca a superare lo sportivo di ieri: ……….soprattutto vado nelle scuole……i valori quando si parla di etica di questione morale di gioventù che deve crescere……….è una società a cui non interessa questo, interessa qualcosa di scandaloso, di grave … gente come me e come altri che andiamo sul territorio, nelle scuole, nelle istituzioni, credo che abbiano il dovere di mandare questi messaggi. Io ho una grande tifosa, è la cara Mina, non Gianni Minà …. e Mina, la cantante, è una grande esperta dell’atletica dello sport e una volta ha scritto un articolo, e sapeva più di me di atletica che di qualche altra persona esperta. Lei mi scrive, mi dice – ma cosa fai tu nello studio legale e commerciale – io ho risposto che di qualche cosa bisogna anche vivere e campare però lei mi rimproverava – tu devi andare nei giovani, tra la gioventù a dare questo messaggio – poi l’ho scritto – io vado tra i giovani, per esempio come Fondazione aiuto molto i bambini, ma tantissimi bambini e abbiamo costruito casa per bambini in difficoltà vicino a Cagliari, abbiamo aiutato di recente Giulia……… adesso cominciamo ad aiutare un bambino, Daniel. … aiutiamo questi medici che curano bambini con il viso leporino o sfigurati dall’azione di guerra, ma questo lo facciamo da diversi anni siamo vicini perchè crediamo nei giovani e abbiamo il dovere di dare e di consegnare loro un mondo meno disastrato di oggi”
MENNEA, IL CIO E LE OLIMPIADI
“La Fondazione che io presiedo si pone in alternativa al CIO per quanto riguarda i valori……… è naturale che devono fare quattrini e li fanno bene scaraventando sulle città, sui Paesi gli oneri delle Olimpiadi ma valori loro non ne posseggono, noi ci poniamo un’alternativa come fondazione ……noi abbiamo fatto più Mennea Mosca 80pubblicazioni sui giochi Olimpici ed il CIO , andiamo sul territorio a parlare dei veri valori olimpici che loro ormai non perseguono più …….. hanno commesso degli errori, non puoi dare i giochi Olimpici alla Germania nazista come non puoi dare i giochi olimpici alla Cina, ma si ripetono perché non interessano i giochi olimpici bensì interessano gli affari, il business…….. se mi dovessero chiamare a spiegare perché non vanno organizzati i giochi olimpici: chi si assume gli oneri dei giochi Olimpici crea un grosso guaio per la città e il paese che li va ad organizzare …….. dopo aver organizzato i giochi Olimpici c’è stato sempre nel paese organizzatore, la recessione. L’unica Olimpiade che si è salvata è stata quella di Atlanta, ma poi ci sarà sempre la recessione e vedete ai poveretti dei greci gli hanno dato come si dice in gergo “na sola” …… noi abbiamo un debito pubblico peggiore al mondo, veniamo anche dopo la Grecia ma la Grecia viene dopo di noi perché non offre le nostre garanzie quando s’indebita per pagare gli interessi. Sti poveretti cosa gli hanno fatto, con le Olimpiadi hanno sforato il debito pubblico…. l’hanno superato di gran lunga …… pensate che Montreal, Monaco, a cui io ho partecipato, hanno finito di pagare la tassa olimpica nel 2005. Il CIO si prende i diritti televisivi si prende le responsabilizzazioni e scarica sul paese organizzatore gli oneri delle Olimpiadi, è successo anche a Torino. A Torino c’è un debito che deve essere pagato, hanno costruito costituito una fondazione di diritto privato perché gli impianti, mantenerli, costa ……. In Cina, per quello che è accaduto, è ancora più grande, perché i mezzi di comunicazione hanno dato la notizia, lì addirittura è stata ancora peggio. E’ un paese che voi sapete che non ci sono i diritti umani e loro avevano bisogno dei giochi Olimpici perché dovevano nascondere tutto quell’episodio relativo alla piazza …….ma poi avevano bisogno di un motivo internazionale per presentarsi al modo come una nuova potenza. …..Oggi la Cina è forse l’ultimo paese totalitario che noi abbiamo, dove non ci sono principi democratici…….e c’è una corruzione spaventosissima, ……. quando tu presidente del CIO vai all’Olimpiade e invece di parlare di Tibet, di questi problemi la prima cosa che fai ringrazi tutti gli sponsor delle Olimpiadi e non dici una parola su queste problematiche, non va bene ….. adesso la cosa mi spaventa è cosa accadrà in Brasile. In Brasile è qualche cosa di spaventoso, cioè lì c’è poca ricchezza ma c’è molta povertà, il debito andrà a spalmarsi non sul ricco ma sulla povera gente …….. un paese civile ha le infrastrutture, si costruisce le infrastrutture e diventa un paese civile e poi si organizzano le Olimpiadi: invece accadde tutto il contrario, cioè io organizzo le Olimpiadi per fare le infrastrutture, ma non è così, tu diventi paese civile fai le ferrovie fatti tutte le cose di cui hai bisogno tu indipendentemente dalle Olimpiadi e poi chiedi l’evento …….. questo è accaduto in Cina per i giochi Olimpici di Pechino e questo accadrà anche in Brasile e accadrà sempre perché forse la prepotenza umana l’arroganza va a dispetto di qualunque o di quello che può essere l’interesse o il diritto. Ecco i famosi diritti umani, allora queste Olimpiadi vanno per analogia paragonate a quelle del ’36, lì c’è un regime, qui c’è un paese che cresce a discapito…togliendo i diritti non solo alle minoranze etniche ma soprattutto alla loro gente e questo non va assolutamente ben: ecco anche il motivo di questo libro”
LO SPORT IN ITALIA
“Guardi lo sport in Italia è in crisi anche per questi motivi di cui ho parlato pocanzi: noi siamo lo sport più ricco al mondo, siamo più ricchi della Cina e più ricchi degli Stati Uniti …. vi do delle indicazioni, 470milioni che noi diamo al Coni ogni anno è una cifra incredibile, i gruppi sportivi militari sono finanziati dal contribuente italiano e il 75% delle olimpiadi di Pechino sono frutto di atleti provenienti dai gruppi sportivi in Italia ……… lei che fa l’amministratore comunale sa cosa prevede per regione, province e comuni, quali sono le voci destinate allo sport, sommatele queste 5 per mille alle associazioni sportive poi tutte le agevolazioni sul regime forfettario di IVA e poi ……. vedete qual è il fiume di denaro destinato allo sport è che non viene utilizzato bene …….lei ha fatto bene l’esempio di Usain Bolt che viene usato utilizzato come parte di un progetto governativo per pubblicizzare il paese nel mondo …..…noi non facciamo parte di questo progetto centralizzato, noi ci muoviamo per iniziative di singoli di privati o di enti locali come in questo caso io sono qui perché l’amministrazione ha voluto. ……. ci muoviamo indipendentemente, cioè facciamo quello che dovrebbero fare enti come il Coni o lo Stato, noi lo facciamo come semplici cittadini è lì che c’è il vuoto, paesi invece come la Giamaica ci insegnano altre cose …… però bisogna anche parlare di cose, non dico scomode, ma fatte di verità. Tanto far capire cosa si nasconde dietro all’organizzazione dei giochi Olimpici parliamo dei giochi del Mediterraneo a Pescara, Mennea Pietro bandiamo per logica chi se li ricorda i giochi del Mediterraneo?……….cioè tu non puoi sollevare l’economia di una regione attraverso i giochi del Mediterraneo ma chi se li fila i giochi del Mediterraneo, hanno lasciato poco allora, se tu sei un paese civile devi avere una classe dirigente all’altezza. E’ scoppiato il terremoto in questa regione e fanno i giochi del Mediterraneo, io dico i fondi destinati ai giochi del Mediterraneo destiniamoli a risollevare l’economia di quella regione, a mettere in condizioni le fabbriche e la gente di riprendere a lavorare”
L’IMPIANTISTICA SPORTIVA E LA SCUOLA
“Questa è una domanda che non va fatta a me perché io ho cominciato a correre per strada sfidavo sul viale del mio paese la mia città sfidavo macchine di grossa cilindrata poi ad un certo momento mi sono trasferito a Formia ma ho cominciato correndo per strada correndo sulla sabbia. Il progetto impiantistica se è funzionale alla crescita, alla integrazione dei giovani allora va bene ma se non è funzionale a questo non può essere portato avanti: io ho provato una volta a costruire una scuola di un paese in difficoltà, mi hanno detto attenzione nel momento in cui tu costruisci una scuola, poi quando chiami un determinato tipo di insegnante i ragazzi non vengono. E’ un fatto culturale, storico, ci siamo fermati, se prendiamo in considerazione lo sport …… io sono uno di quelli che crede in quella formula di impiantistica sportiva, università dove scuola e sport devono andare di pari passo ed un giovane che trova l’impiantistica e poi trova una scuola funzionale ed efficiente credo che sia il massimo. Negli Stati Uniti dove si è affermato questo modo di fare sono in crisi, la Cina ha superato a Pechino gli Stati Uniti con le medaglie d’oro ed era la prima volta che accadeva questo paese ma è in crisi anche l’Europa eccetto la Gran Bretagna che si sta preparando per i giochi Olimpici di Londra. La Germania è in crisi, si pensava alla Germania unificata ancora più forte, io ho corso con la vecchia Germania dell’Est che era una potenza dal punto di vista sportivo (anche se poi abbiamo scoperto anche per una questione di doping) e si pensava a grandi risultati ………. invece non c’è niente, c’è crisi e hanno rispolverato un sistema vecchio della vecchia Germania Est quindi hanno costruito scuole di alta specializzazione ….. dove pensano di portare tutta la loro gioventù che vuole cimentarsi nello sport ad altissimo livello e quindi farli crescere in scuole efficienti dove noi tutti speriamo che, oltre all’applicazione, allo studio, alla metodologia e all’allenamento non trovi spazio il doping. Riprendono il discorso che ha fatto la Cina con scuole di alta specializzazione ed investimenti notevolissimi, pensate che gli atleti che potevano partecipare ai giochi erano più di ventimila e lì poi hanno fatto la selezione della squadra che hanno mandato ai giochi. Negli Stati Uniti che è la prima potenza mondiale dal punto di vista sportivo……. solo 1000 atleti erano potenziali per andare ai giochi ed è lì il termine di paragone …….. la Cina ha avuto bisogno per superare gli Stati Uniti della consulenza di tecnici europei e della collaborazione di tecnici occidentali per cui ha aperto all’investimento ……. pensate cosa può accadere con il reclutamento quasi 400milioni di persone, mi meraviglio come questa selezione non sia avvenuta prima e non abbia preso il sopravvento prima sugli Stati Uniti e sul resto del mondo ma lì c’è qualche cosa che non va io lo racconto in questo libro. Io sono quello che crede in una scuola efficiente e in uno sport fatto di valori, senza una scuola efficiente tu non puoi far crescere la nostra gioventù …… conosco molte scuole italiane, le università italiane avendole io frequentate, non è una scuola che possa assicurare questa efficienza ecco che quando parlo di ricercatori che vanno via a lavorare all’estero è uno dei nostri problemi che non deve mai accadere”
L’ALLENAMENTO
Nebiolo, Mennea e Vittori“Io mi allenavo tanto una volta addirittura feci vedere i miei allenamenti in un convegno scientifico e dissero – che fa questo carico di lavoro è morto – risposi – invece è vivo, è a casa e si sta allenando …. – quindi io mi allenavo, in proporzione, molto di più di quelli che si allenavano allora, ancora oggi io sono conosciuto per quello che si allenava di più al mondo pensate che feci vedere gli allenamenti a Steve William che disse – io posso farlo tranquillamente questo allenamento in una settimana, lo posso fare……….. – Mail mio allenatore rispose – lo fa in un giorno, non in una settimana!! – Il lavoro ha pagato moltissimo, ma ha pagato anche soprattutto dalla parte della longevità, questa longevità agonistica non l’avrà nessuno ……… non ho mai saltato un evento, ho cominciato con i campionati d’Europa del ‘71 finendo, poi, a tutte le più grandi competizioni …. …. venivano a copiarci tutto a Formia, venivano americani venivano da tutte le parti del mondo, venivano a copiare i nostri allenamenti, cosa noi facevamo: mi ricordo che si nascondevano dietro gli alberi, dietro le statue, con i cronometri a prendere i tempi per capire come veniva articolato un giorno di allenamento e tutto questo è andato tutto perso ……….. così a distanza di 30anni tu non sei riuscito a portare un atleta, uno, in una finale olimpica ……….”
L’IMPORTANZA DEI GENITORI NELLA CRESCITA DEI GIOVANI
“Non credete mai al campione, alla vittoria singola, cioè il campione che arriva si prepara per una gara e poi non fa più nulla …….. e non faccio nomi perché ce ne sono diversi. Quando correvo io sempre Nebbiolo mi faceva fare anche dieci gare in un campionato d’Europa, io ho fatto 10 gare in un campionato d’Europa, facevo tre o quattro gare in una coppa Europa, quindi Nebbiolo mi spremeva bene perché ero funzionale come marketing …….. una volta avevo il colpo della strega e in una gara in Finlandia, una gara insignificante, feci quei 200 metri e non mi potevo muovere mi fecero anche una puntura per fare una gara che era insignificante…… Io ho avuto la fortuna di avere una famiglia che non mi ha ostacolato e non mi ha agevolato: una volta, crisi di adolescente, non volevo più andare a scuola, mia madre mi ruppe il bicchiere in testa e mi ruppe la testa con il bicchiere e il bicchiere è rimasto intatto. Mi è servito moltissimo a capire tante cose, è difficile per i genitori guidare, portare avanti un adolescente, un figlio e farlo crescere. Noi nella nostra professione ci occupiamo di minori vediamo cose anche raccapriccianti, quindi sappiamo qual è la difficoltà, non pensate che un bambino deve a tutti i costi diventare un campione nello sport. Io ho un amico avvocato, è un frustrato che non è diventato campione nello sport……però non finisce mai una gara, si fa sempre male, io lo seguo su internet …… ultimo degli ultimi, ultimo dei settantenni lui che ne ha 50, io lo so prima di lui che fa la gara che arriva ultimo … e allora quando poi mi chiama, gli dico di non perdere tempo, c’ha la famiglia, deve accudire i figli ……….. gli spiego e gli dico quello che ho detto oggi, sti ragazzi non devono vincere nello sport, non devono essere campioni nello sport ,questi devono essere campioni nella vita di tutti i giorni, quella è la vittoria più bella credo anche per un genitore …….. io sono stato agente di calciatori, tra le altre attivit,à infatti ero dirigente di una squadra importante di calcio. Allora mi venne un genitore a procura del figlio e si presentò da me perché mi voleva affidare il figlio per seguirlo e disse – mio figlio è un campione – io l’ho cacciato subito – guardi, sono stato tanti anni un campione del mondo e non l’ho mai detto e tu vieni adesso con un ragazzo dodici anni tredici anni e dici che è un campione… – questo ragazzo adesso è un uomo e credo non sia diventato un campione di calcio ….. quindi se diventeranno campioni nello sport ben venga, però se non succede, la vita è bella perché ci sono tante cose belle da inseguire e da migliorare è lì che bisogna puntare ….. io credo che il contributo che possono dare i genitori, da questo punto di vista, con la crescita sia ……. la vita è fatta di altre cose più importanti e, attenzione che se vi propongono i giochi olimpici qui in Veneto dite no…… sennò vi danno una batosta e vi lasciano in braghe di tela………è più importante costruire una scuola che organizzare i giochi Olimpici, c’è il trucco lì dietro, leggete e regalate il libro.”
SI PARLA DELLA FONDAZIONE MENNEA E ANCORA DI CIO E OLIMPIADI
Mennea fondazione“Io credo che la Fondazione che presiedo fa molto di più per quanto riguarda i valori olimpici di quello che fa oggi il comitato olimpico con sede a Los Angeles: noi abbiamo una sede a Roma …. non andiamo in giro a parlare di contratti di sponsorizzazione, non andiamo in giro a fare business andiamo a parlare di valori che non sono commerciabili…… non è per civetteria ma credo che al CIO forse io sono quello che ha più diritto di tutti a stare lì a parlare, ho fatto 5 Olimpiadi conoscendo quelli che sono i veri valori olimpici e al CIO ci sono altre persone che non conoscono nulla di valori olimpici, però stanno lì e quando devono dare il voto per l’assegnazione dei giochi Olimpici chiedono in cambio altre cose. E’ un fatto grave e io ne parlo in questo libro, ma non perché l’ho scoperto io, l’hanno già scoperto altri, ma per far ricordare alla gente che cosa effettivamente si nasconde dietro a questo fenomeno che mette in ginocchio un paese. …….se questo paese potesse dare spazio alle sue potenzialità, agli uomini fatti di storia, un paese che deve andare per conto suo, non ha bisogno dei giochi Olimpici, non ha bisogno dei giochi del Mediterraneo. Questo è un paese dove vengono tutti qua a vivere …… però alle volte lo svuotano di valori, lo svuotano dal punto di vista economico, lo svuotano di altre cose e questo non è assolutamente giusto, quindi attenzione quando sentite Olimpiadi in Veneto dite subito no perché c’è il trucco!!”Menea Libro
AL TERMINE GLI VIENE REGALATO UN LIBRO SUL DELTA DEL PO
“Grazie io dico che un libro ha molto più valore di qualsiasi altra cosa e se mi regalate un libro sulla vostra storia, sulla vostra città, il vostro paese, vi sarò grato!!”

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